Durante la conferenza stampa in occasione della Festa del Cinema di Roma 2025 è arrivata la notizia che molti spettatori attendevano: la quarta stagione di Un Professore è stata confermata dai produttori. La presentazione si è svolta nell’ambito della sezione Alice nella città, dove le prime due puntate della terza stagione sono state mostrate in anteprima alla stampa. L’annuncio non è stato un fuoco d’artificio retorico, ma una dichiarazione tecnica: la serie continuerà, e la scrittura dei nuovi episodi è già stata avviata. Sandro Petraglia, tra gli sceneggiatori coinvolti, ha dichiarato di essere al lavoro sui prossimi copioni, segnale che il progetto si muove dalla fase di ideazione verso quella produttiva.
Questo passaggio è rilevante perché conferma l’intenzione di portare avanti una storia che la rete ha già investito e che il pubblico ha seguito con attenzione. Un dettaglio che molti sottovalutano: la conferma di una nuova stagione non significa automaticamente la stessa composizione del cast o la stessa linea narrativa; spesso comporta nuove trattative contrattuali e verifiche di calendario per attori e troupe. In conferenza non sono state fornite garanzie precise sulla partecipazione di tutti i protagonisti delle stagioni precedenti, e la questione del ritorno di Alessandro Gassman resta aperta. I produttori hanno preferito non anticipare nomi e condizioni, limitandosi a sottolineare che la scrittura prosegue e che la roadmap verrà definita nei prossimi mesi. Questo approccio è tipico delle produzioni italiane di largo respiro, dove si equilibrano esigenze artistiche e logistiche prima di sciogliere i nodi contrattuali.
Il cast e le incognite sul ritorno di Alessandro Gassman
La conferma della quarta stagione ha subito riacceso il dibattito tra i fan: il personaggio interpretato da Alessandro Gassman è centrale alla vicenda televisiva, e la sua eventuale presenza rimodellerebbe molte scelte narrative. I rappresentanti della produzione hanno detto di voler mantenere alto il livello qualitativo della serie, ma non hanno dato certezze sul cast. È una posizione pratica: prima si definisce la struttura dei nuovi episodi, poi si avviano le trattative per gli interpreti principali. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è quanto possano incidere i tempi di altri impegni professionali degli attori sulla programmazione delle riprese; non è raro che la sovrapposizione di impegni teatrali, cinematografici o televisivi dilati i calendari produttivi.
Dal punto di vista produttivo, la decisione di proseguire con una quarta stagione implica un aumento delle attività per la troupe e una pianificazione più ampia delle location e dei costi. La visione in anteprima delle prime due puntate della terza stagione ha fornito agli addetti ai lavori elementi concreti per valutare la direzione creativa, e la presenza di firme come quella di Sandro Petraglia è stata sottolineata più volte dai produttori. Resta da vedere come verranno gestite le questioni di casting: la strada più probabile è che la produzione delinei la scaletta narrativa e poi proponga ai protagonisti i piani di lavoro. Per il pubblico in Italia la certezza di una nuova stagione significa continuare a seguire un universo narrativo che ha ormai radicato una sua comunità di spettatori, e per la macchina produttiva la conferma rappresenta l’avvio di una fase operativa che richiederà mesi di coordinamento tecnico.