KOLOSSAL

Il Kolossal ebbe un ruolo centrale per lo sviluppo e l’affermazione del cinema italiano, influenzando direttamente il cinema di Hollywood e fu quindi strumentale nello sviluppo della nuova arte. Varie sono le ragioni della fortuna e dell’importanza strategica di questo popolare genere per lo sviluppo dell’industria cinematografica italiana. Si tratta di un genere che affonda le sue radici in un passato ricco di suggestioni storiche, artistiche e letterarie le cui tracce sono ancora evidenti nel paesaggio italiano, così frequentemente rievocato nei romanzi storici e nella pittura ottocentesca. Punti di forza del genere furono l’impiego di invenzioni scenografiche sempre più spettacolari, l’utilizzazione di scene di massa, l’accuratezza della realizzazione, con particolare attenzione alle innovazioni tecniche.Il genere storico fu in realtà assai composito: in esso confluiscono aspetti letterari sfruttati con fiuto imprenditoriale (facendo leva sul successo di un genere narrativo di grande popolarità), ma anche con intenti didattico – pedagogici (ricorrendo ai classici di base dell’educazione scolastica dell’italiano). Allo stesso tempo tale genere diventa una sorta di laboratorio sperimentale in cui si attua il passaggio dal cortometraggio al lungometraggio, si mettono a punto ardite operazioni di marketing (come nell’operazione Cabiria – D’Annunzio ) e si definiscono gli ingredienti di base del film di grande impegno spettacolare. Prima della guerra il cinema italiano godeva di una popolarità internazionale senza eguali. A partire da Gli ultimi giorni di Pompei, realizzato dapprima da  Luigi Maggi nel 1908 e  successivamente da Mario Caserini nel 1913 , il cinema italiano conobbe vari successi internazionali che ebbero il loro coronamento in Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone. Tra gli altri titoli che contribuirono al rafforzamento del genere si possono ricordare: L’inferno (1911)di  Bertolini eA. Padovan, kolossal del cinema italiano non privo di ambizioni pedagogiche e divulgative (è tratto dal poema di Dante);  L Odissea (1911) di Giuseppe de liguoro ; La Gerusalemme liberata  (1911), di Enrico Guazzoni il quale realizzerà poco dopo Quo Vadis? (1913), La caduta di troia (1911), di Pastrone e Dante e Beatrice di Caserini.