BOB MARLEY

Bob Marley stesso è stato chiamato “la prima superstar del Terzo Mondo” , “profeta rasta”, artista rivoluzionario e visionario. Non erano comunque semplici iperbole : fu uno degli artisti più carismatici e provocatori/impegnativi di tutti i tempi. La carriera di Bob Marley si è straordinariamente diffusa per più di 20 anni; durante questo tempo lo stile crescente di Bob Marley comprese ogni aspetto dell’ascesa della musica giamaicana, dallo ska fino al reggae contemporaneo. Questa crescita naturalmente si rifletté meglio nella maturità della musica dei Wailers.
I primi tentativi di registrazione di Bob Marley risalgono all’inizio degli anni ’60. I suoi primi 2 accordi, presentati da solista, non rappresentarono nulla a livello commerciale e fu così fino al 1964, quando Bob Marley, come membro fondatore dei Wailing Wailers, scalò le classifiche giamaicane. Il disco eraSimmer Downed entro breve i Wailing Wailers – Bob Marley, Peter Mackintosh e Bunny Livingston – salirono di 30 posizioni e si stabilirono fra i gruppi più caldi della Giamaica. Ovviamente Mackintosh abbreviò il suo cognome in Tosh mentre Bunny Livingston è chiamato tuttora Bunny Wailer. Nonostante la loro popolarità la scelta di prodursi da soli comportava sacrifici e gli altri 2 membri – Junior Braithwaite e Beverley Kelso – lasciarono il gruppo. Nello stesso periodo Bob raggiunse sua madre negli Stati Uniti e fu la fine dei Wailing Wailers.
La permanenza di Marley in America fu breve, quindi tornò in Giamaica per unirsi nuovamente a Peter e Bunny. Alla fine degli anni ’60, con il leggendario produttore reggae Lee “Scratch” Perry al mixing, i Wailers tornarono in vetta alle classifiche in Giamaica. L’unione Wailers-Perry si avverte in alcuni dei pezzi più belli che il gruppo realizzò. Tracce qualiSoul RebelDuppy Conquerer400 YearsSmall Axenon furono solo classici ma definirono la futura direzione del reggae. Naturalmente è difficile comprendere la musica di Bob Marley senza considerare Rastafari. I suoi credo spirituali, ora, sono molto chiari e conosciuti per necessitare di ulteriori spiegazioni. È comunque chiaro che il Rastafari è il vero nucleo della musica dei Wailers.
Nel 1970 Aston Familyman Barrett e suo fratello Carlton (rispettivamente basso e batteria) si aggiunsero ai Wailers. Si unirono alla band senza trovare opposizioni come Jamaica’s HAAARDEST rhythm section : una reputazione che non mutò nel decennio successivo. Nel frattempo, la reputazione del gruppo all’inizio degli anni ’70 era straordinaria ai caraibi. Ma a livello internazionale la band era ancora sconosciuta. Ci fu un grosso cambiamento nel 1972 quando i Wailers firmarono il contratto con la Island Records. Fu una mossa rivoluzionaria per una società internazionale di registrazione e una band reggae. Per la prima volta una band reggae aveva accesso alle migliori attrezzature di registrazione e godeva dello stesso trattamento di cui godeva un gruppo rock. Prima che i Wailers firmassero con la Island si pensava che il reggae potesse vendere solo come singoli e come compilations a basso costo. Il primo album dei Wailers,Catch a Fire, ruppe tutte le regole: fu confezionato e pubblicizzato splendidamente. E questo fu l’inizio di una lunga scalata a riconoscimento e fama internazionali. L’album Catch a Fire fu seguito, un anno dopo, daBurnin’, un Lp che includeva alcune delle vecchie canzoni del gruppo  insieme a tracce comeGet up Stand upI shoot the Sheriff. Quest’ultimo, fu registrato anche daEric Clapton, la cui versione raggiunse la prima posizione della classifica dei singoli negli Stati Uniti. Nel 1975 Bob Marley & The Wailers pubblicarono uno straordinario albumNatty Dreade, nell’estate di quell’anno, fecero un tour attraverso l’Europa. Fra i concerti ce ne furono due al Lyceum Ballroom di Londra, che – ancora oggi – sono ricordati come i concerti più belli del decennio. I concerti furono registrati e il seguente album live, insieme al singoloNo Woman No Cry, scalò la vetta delle classifiche. In quel periodo Bunny e Peter lasciarono la band per proseguire le loro carriere da solisti.Rastaman Vibration, l’album pubblicato nell’anno 1976, fece impazzire le classifiche americane; fu, per molti, la più chiara manifestazione della musica e dei credo di Marley, comprendendo tracce comeCrazy BaldheadWar, con citazioni dal discorso dell’Imperatore Haile Selassie. L’anno seguente fu prodotto l’albumExodus, che confermò la figura di Marley come superstar internazionale. Rimase nelle classifiche britanniche per 56 settimane consecutive. Nel 1978 uscì l’albumKaya, che mostrò Marley sotto un’altra luce; un album di canzoni d’amore e, naturalmente, omaggi al potere della “ganja”. L’album conteneva due singoli che occuparono le classifiche a lungo,Satisfy my SoulIs this Love.  Sempre nel 1978 si verificarono due eventi molto significativi per Marley. Nell’aprile di quell’anno Marley tornò in Giamaica (dalla quale se ne andò a seguito di una sparatoria che quasi gli costò la vita) per il One Love Peace Concert davanti al Primo Ministro Michael Manley e l’allora leader dell’opposizione Edward Seaga. Alla fine dello stesso anno visitò l’Africa per la prima volta, andando in Kenia ed Etiopia, casa spirituale del Rastafari. Tornò nuovamente in Africa nel 1980, questa volta su invito del Governo dello Zimbawe per suonare in occasione della Independence Ceremony. Fu un grande onore per la band, e sottolineò l’importanza del gruppo nel Terzo Mondo. Nel 1979 uscì l’albumSurvival, cui seguì un tour attraverso l’Europa (100.000 persone a Milano). Bob Marley & the Wailers erano la band più famosa del momento. Fu un periodo molto positivo, ricco di idee e progetti, fra cui un tour attraverso l’America organizzato per l’inverno di quell’anno, con Stevie Wonder. In effetti il tour americano si fece, ma dopo i due concerti al Madison Square Garden, Bob Marley si ammalò gravemente di cancro. Lottò contro la malattia per 8 mesi, ma morì all’ospedale di Miami l’11 maggio 1981, all’età di 36 anni. Un mese prima della sua morte, Bob si meritò il Jamaica’s Order of Merit, fra i tre più preziosi riconoscimenti della nazione, in onore del suo grande contributo culturale.

DISCOGRAFIA CONSIGLIATA

COLLECTION VOL.1  COLLECTION VOL.2  COLLECTION VOL.3  COLLECTION VOL.4   image  image  image  image

  1. Stop the train
  2. Soul rebel
  3. Kaya
  4. African herbman
  5. Stand alone
  6. Sun is shining
  7. Brain washing
  8. Mr. Brown
  9. Rebels hop
  10. 400 years
  11. Memphis
  12. Rainbow country
  13. Lively up yourself
  14. Trench town rock

 

  1. Riding high
  2. Mellow moods
  3. There she goes
  4. Put it on
  5. Fussing and fighthing
  6. Duppy conqueror
  7. Try me
  8. No symphaty
  9. Treat you right
  10. Chances are
  11. Hammer
  12. You can’t do that to me
  13. Touch me
  14. How many times

 

  1. Small axe
  2. Soul almighty
  3. Soul cptive
  4. Back out
  5. Soon come
  6. Soul shakedown party
  7. Do it twice
  8. Go tell it on the mountain
  9. Can’t you see
  10. Cheer up
  11. I gotta keep on moving

 

  1. Caution
  2. Don’t rock my boat
  3. it’s alright
  4. My cup
  5. All in one
  6. Corner stone
  7. No water
  8. Natural mystic
  9. Reaction