PRIMORDI ITALIA

La storia del Cinema italiano ha inizio qualche mese dopo la prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière, nel dicembre del 1895. Il cinema venne portato in Italia dagli operatori Lumière a marzo del 1896, prima a Roma e Milano e successivamente a Napoli, Livorno e Bologna. I primi film sono documentari, filmati che duravano pochi secondi nei quali coraggiosi pionieri tra i quali Filoteo Alberini, riprendevano  fatti e personaggi di quel periodo rappresentati per lo più da Papi e imperatori. Il primo filmato del quale si conosce il titolo è del 1896, realizzato sempre da Alberini, e purtroppo andato perduto, e riguardava la visita del Re e della Regina a Firenze, mentre il primo filmato tuttora visibile riguarda Papa Leone XIII che si reca in preghiera nei giardini vaticani e si rivolge alla macchina da presa per quella che è la prima benedizione papale filmata. Il cinema finora, era  presentato da ambulanti girovaghi in spettacoli itineranti insieme ai circhi e alle giostre;tra questi c’era un attore trasformista italiano, Leopoldo Fregoli, che proiettò durante gli spettacoli secondo un’idea di cinema vicina a quella di George Méliès, grande “illusionista” delle origini, una serie di scenette, tra le quali ricordiamo Fregoli al ristorante, Una burla di Fregoli e Fregoli dietro le quinteMa a partire dal 1903 il cinema cominciò ad organizzarsi come industria, con case di produzione nelle principali città italiane, Roma, dove troviamo la Cines, Napoli, ma in particolar modo a Torino dove troviamo la Società anonima Ambrosio e la Itala.

Questa trasformazione portò alla nascita dei cosiddetti film a soggetto, che per gran parte del periodo muto affiancarono il documentario. Il primo film a soggetto fu La presa di Roma che venne realizzato nel 1905 da Alberini, ma i generi che attecchirono da subito presso il pubblico furono i drammi, passionali e storici. Si preparava il gran momento del cinema italiano che tra il 1910 e il 1915 riscosse in ogni parte del mondo un successo oltre ogni previsione, sopratutto con i Kolossal  storici e religiosi diretti da Giovanni Pastrone che realizzò nel 1914 il celeberrimo Cabiria  che ebbe il grande onore di venire proiettato in anteprima alla Casa Bianca di fronte al presidente degli Stati Uniti, e da Mario Caserini  ed Enrico Guazzoni che nel 1913 realizzarono rispettivamente Gli ultimi giorni di Pompei e Quo Vadis?

Come abbiamo gia accennato, oltre ai Kolossal, di grande successo furono i drammi passionali, che presero il sopravvento nei gusti del pubblico durante la prima guerra mondiale grazie sopratutto al fenomeno del divismo, con appunto la nascita delle prime dive del cinema quali Lyda Borelli, Francesca Bertini e Pina Menichelli

Sempre durante questo periodo si sviluppò un filone particolare del cosiddetto film propagandistico: quello in cui un eroe, mitologico si immerge in avventure belliche distinguendosi per coraggiosi atti di eroismo. Un attore su tutti va ricordato di questo periodo: Bartolomeo Pagano